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INAIL: 1029 MORTI SUL LAVORO IN ITALIA NEL 2017

Gli open data relativi ai 12 mesi dello scorso anno evidenziano un calo delle malattie professionali, incidenti in itinere ancora in aumento

 

Pubblicati dall’Inail i dati analitici delle denunce di infortunio e malattia professionale presentate all’Inail nel 2017. Di maggior rilievo risulta che, nello scorso anno, l’Istituto ha ricevuto 635.433 denunce di infortuni sul lavoro (-0,2% rispetto al 2016), 1.029 delle quali con esito mortale (+1,1%). Inoltre, nello stesso periodo risultano in diminuzione le malattie professionali (-3,7%).

Tra i motivi dell’incremento delle denunce mortali tra il 2016 e il 2017, rientrano senz’altro i cosiddetti incidenti plurimi, eventi, cioè, che hanno provocato la morte di almeno due lavoratori contemporaneamente. Nel 2017 si sono verificati, infatti, 13 incidenti plurimi rispetto ai sei del 2016, tra i quali si ricordano le due tragedie avvenute in gennaio in Abruzzo, a Rigopiano e Campo Felice. Questo per sottolineare che il confronto richiede grande cautela, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetto all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche e di consolidamento degli archivi. Dall’Istituto ricordano anche che i dati, riferiti alle sole denunce, sono provvisori, in attesa di quelli consolidati, che saranno diffusi nel mese di luglio in occasione della presentazione della Relazione annuale dell’Istituto, quando sarà disponibile anche l’informazione sugli esiti della definizione amministrativa (riconosciuti, negativi e in istruttoria), non presente nelle rilevazioni mensili.

Nella sezione “Open data” dell’Istituto presenti anche le denunce di infortunio e i confronti con l’anno precedente; questi indicano come la diminuzione dei casi rispetto allo stesso periodo del 2016 sia dovuta esclusivamente al calo degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro (-0,7%), mentre quelli in itinere, nel tragitto casa-lavoro e viceversa, mostrano un incremento (+2,8%).

Le statistiche diffuse presentano anche l’andamento nelle diverse Regioni, come anche le divisioni per genere, dai quali particolare rilievo assume l’aumento delle denunce di infortunio nel Nord-Est (1.171 casi in più) e nel Nord-Ovest (+1.133), con gli incrementi più sensibili, sempre in valore assoluto, registrati in Lombardia (+1.708 denunce) ed Emilia Romagna (+1.177). L’analisi per classi di età evidenzia un sensibile aumento delle denunce per i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 59 anni (+2.300 casi) e di quelli tra i 60 e i 69 anni (+2.900). Risultano, inoltre, in aumento solo le denunce dei lavoratori stranieri (+2.250 casi), mentre quelle degli italiani sono diminuite (-3.600).

Per quanto riguarda le denunce di malattia professionale, quelle protocollate dall’Inail nel 2017 sono state 58.129, ovvero 2.200 in meno rispetto allo stesso periodo del 2016 (-3,7%), a conferma del trend in diminuzione già emerso dalle rilevazioni precedenti.

In concomitanza con la pubblicazione degli open data Inail del 2017, sul sito dell’Istituto è disponibile anche il terzo numero del bollettino trimestrale sulle denunce di infortunio e malattie professionali, che esamina l’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico rilevato tra gennaio e dicembre, confrontato con l’analogo periodo del 2016. Il bollettino è consultabile all’indirizzo https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-open-data-2017.html

 

Fonte: www.aifos.it

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